Sabato 25 luglio i soci di Acmar, riuniti in Assemblea Ordinaria, hanno approvato con unanimità dei voti il bilancio dell’esercizio 2019, il 69° della sua storia (fu fondata nel 1951) e il 4° dall’omologa del concordato preventivo avvenuta nel 2016.
Come illustrato in apertura dei lavori dal Presidente Sebastiano Cusumano, la Cooperativa, che conta oggi 405 soci e 148 dipendenti, ha chiuso l’esercizio con un fatturato di 38.380.000 euro e un patrimonio netto di 7.492.000 euro, proseguendo il suo cammino nel rispetto del Piano di concordato la cui chiusura è fissata al 30 giugno del prossimo anno.
Ha poi preso la parola il Direttore Generale Ruggero Rosetti, che ha analizzato le prospettive di Acmar nello scenario del settore delle costruzioni, già penalizzato da una crisi decennale e ulteriormente colpito dagli effetti della pandemia. Le criticità maggiori restano quelle legate ai lavori pubblici, in un Paese che nonostante gli stanziamenti non riesce ad avviare i cantieri, con i vari decreti legge che non raggiungono mai l’obiettivo perché condizionati da innumerevoli provvedimenti attuativi che vengono emanati con grande ritardo.
Acmar comunque vanta oggi un portafoglio lavori di oltre 110 milioni. Tra le recenti acquisizioni spiccano il contratto con Anas per interventi di manutenzione sul tratto Catania-Gela, del valore di 13 milioni ed una durata di 3 anni, e la realizzazione dell’impianto di raccolta reflui a Torre del Greco in Campania (10.300.000).
In ambito locale la Cooperativa sta partecipando alla realizzazione dei serbatoi di stoccaggio di gas naturale liquefatto a Porto Corsini per conto di Depositi Italiani GNL (società costituita da PIR e Edison) e ha consolidato la propria presenza nel comparto industriale e portuale col rinnovo dei contratti pluriennali di manutenzione per Versalis, Enipower e Sapir.
Fuori Regione Acmar è impegnata nei lavori di manutenzione straordinaria nel tratto della E45 che attraversa la regione Umbria (per 18 milioni) e prosegue nei vari interventi di ricostruzione nelle aree terremotate (Abruzzo e Marche).
Sono intervenuti commentando positivamente i risultati anche il Vice Presidente Mauro Benedetti, Giovanni Schiavone, Presidente Nazionale di AGCI, ed Eugenio Fusignani, Vicesindaco di Ravenna.
